Dopo aver assistito e visto da vicino la sera del 08/12/09 la N’DOCCIATA ad Agnone, di cui allego qualche foto descrittiva, desideravo riportare a casa un pò di sapori di quella serata, sebbene resa abbastanza affumicata dalle numerose n’doccie arse, e con gli occhi ancora lacrimanti entrai nello spaccio della cooperativa.
Bene, anzi male, perchè proprio in quella occasione, mi venne la felice idea di fare un giro in moto abbinandolo all’acquisto di tali prelibatezze.
Così la mattina del 24/12/09 decisi di realizzare il progetto, mi vestii di tutto punto, installai il bauletto sulla multistrada e puntai in direzione di Castiglione Messer Marino. La strada fino a Castiglione ormai è nota a tutti i motociclisti, ma fatta nel giorno della vigilia di natale, con un sole caldo e inaspettato, e con in testa oltre al casco, a quello che di li a poco avrei acquistato, già lasciava presagire una bella camminata.
Arrivai ben presto ad Agnone e mi fermai subito nella cooperativa dove a viva voce chiesi “Caciocavalli, Ricotta e Mozzarelle”.
La ragazza addetta alla vendita mi scelse dietro mio ordine dei caciocavalli un po stagionati, e li trovò come pure le mozzarelle, ma ahimè per le ricotte niente da fare.Decisi così di portare via quello che c’era, ma poiché non volevo rinunciare alle formine di ricotta le andai a comprare alla concorrenza di fronte, speranzoso nella qualità.
OK il primo passo era fatto, ma ad un tratto mi ricordai delle ostie con ripieno di noci e miele, e pure per la gente che mi avrebbe visto, non mi sembrava giusto sorvolare su queste bontà, che subito 2 finirono nel mio stomaco per ristabilire le prime energie. Così fù. Però adesso un bel caffè proprio ci voleva vista l’ora. Ma in quale bar, e qui che cadeva l’asino. Mi ricordai che al bivio di staffoli, c’è una piccola casa cantoniera, con un piccolo caminetto acceso… l’aquolina aumentava e in men che non si dica, girai le ruote della multistrada per quella direzione, già mi gustavo le curve per arrivarci belle larghe e con l’asfalto da alta montagna che pure se lasci la moto rimane incollata, ferma, dritta.
Ad essere sincero la tentazione di fermarmi per dare un primo assaggio alle prelibatezze che erano dietro di me, mi distraevano dalla guida…
Dopo le prime curve, entrai nella nebbia più fitta, che a mala pena mi accorsi di essere arrivato alla casa cantoniera. I presenti all’interno del locale rimasero un pò a corto di parole nel vedere un temerario da quelle parti con un tempo del genere, risposi loro, calma sono un “roadeaters” e come si sa alla passione non si comanda. Bevvi il caffè era caldo e invitante come l’ambiente, quasi quasi … . No dissi oggi devo realizzare questo giro a tutti i costi. Fuori dal bar oltre la nebbia, si era alzato un vento forte che ad ogni curva mi scomponeva nella guida, specie nelle curve, aiutati dal rotolare dei caciocavalli, fortunatamente li avevo legati.
Sentivo lo sbattimento e temevo per le ricotte chissà cosa avrei riportato a casa!!!
Però un dubbio mi attanagliava la testa, che tutta questa bontà richiedeva un pane chiuso senza buchi, casereccio, di grano duro, cotto a legna, etc etc. Un fulmine mi balenò dal casco, ma certo a LONGANO fanno un ottimo pane e perchè non andarci. Un rapido calcolo con il gps mentale su quale strada prendere, visto che Longano si trova a poche curve da Isernia mi portai subito in quel paesotto che purtroppo ha un solo forno che distribuisce l’intera zona, e vista l’ora, il giorno di festa, prevedevo già di rimanere a bocca asciutta. Dopo aver chiesto in giro a dei passanti, lo trovai, manco a farlo apposta all’ingresso del paese. Il profumo che si sentiva appena arrivati nelle vicinanze… presi 2 kg di pane ne strappai un pezzo e giù … cacchio se era buono, era la fame, era la moto, che richiedeva carico di energie, era tutto il contesto che nei giorni di festa specie nei piccoli paesotti di montagna, determinati odori escono dalle case e invadono le strade, ed è così che poi succedono le disgrazie, gli incidenti !!!
Aggiustai il carico prezioso nel bauletto che lo chiusi a chiave, onde evitare perdite durante il viaggio… , ma mentre stavo per ripartire, la moto anzichè dirigersi verso casa girò a sinistra da sola senza capirne il motivo, comandava lei, quasi come chi ha la moglie!!!
Dopo un poco vidi l’indicazione per ROCCAMANDOLFI e dissi cacchio è vero, perchè lasciare indietro tutte quelle belle curve nel mezzo della campagna molisana, mica ho la moglie che mi aspetta, e anche se l’avessi avuta avrei avuto la scusa che il telefono da queste parti non prende. E vai detto fatto. E’ una di quelle zone adatte a chi è forte di cuore e polmoni, alzai la mentoniera per godere appieno di quei profumi di alta montagna. Arrivai nelle vicinanze di Roccamandolfi quasi riluttante in quanto da li a poco sarei ritornato nella caotica frenesia del traffico, il tempo sembra non esistere, è un piccolo paesino che visto dall’alto pare di essere costruito a mo’ di presepe, le case una su le altre, la piccola cascata, il castello che domina tutta la zona circostante, unico sconcio le pale eoliche che svettano in cima alle montagne. Qui predomina l’allevamento dei cavalli, mi fermo più volte per fargli delle foto, spengo il motore per non infastidire la loro pace e loro quasi a ringraziarmi per il gentil gesto riprendono a brucare il prato.
Qualcuno mi guarda titubante, ma la rivalità tra cavalli di razza purosangue …
penso che dopo un lauto pranzo ci voglia qualcosa per assicurare la digestione di tutto questo ben di dio, ma ancora non so cosa. Senza trovare risposta a codesto quesito inizi a prendere la Bifernina, fino a quando non vedo l’indicazione per BUSSO. Ma certo qui ci abita Vincenzo, colui che ha una torrefazione di caffè artigianale… e perchè non andarci ? Purtroppo mi va male, sono arrivato tardi e poichè è la vigilia di natale starà già facendo danni a tavola, non mi va di disturbare e a malincuore questa volta mi dirigo veramente a casa.
Bene se volete sapere l’esito dei prodotti, non posso invitarvi, bastano solo per me, ma di sicuro per chi vorrà in futuro vivere queste piccole emozioni altro non ha da fare che chiedere al presidente del motoclub dei “roadeaters” di organizzare un tour di “CURVE&SAPORI” del Molise
Dopo la prova gustativa invierò le foto.
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1 Commento a questo articolo
“La moto anzichè dirigersi verso casa, girò a sinistra da sola senza capirne il motivo, comandava lei, quasi come chi ha la moglie!!!”
Sei un grande.
Leggendo i tuoi racconti si ha la sensazione del paesaggio in 3D. Fenomenale.
Un altro giro da mettere nel calderone.
Siamo appena rientrati in casa da un lungo viaggio. Il frigo è vuoto cosi come la credenza, ed io che faccio ? Per consolarmi mi leggo il tuo racconto !!! NOOOOOO la fame peggiora … vado a cercare qualcosa 🙂
Ottimo.
Che fame…
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