L’Università di Bologna ha presentato un valido studio per migliorare la sicurezza stradale dei bikers. Ecco le linee guida per chi progetta e costruisce le strade.
Infrastrutture inadeguate, strade mal progettate e mal tenute mettono a rischio l’incolumità di tutti gli utenti della strada ma soprattutto dei motociclisti, gli utenti deboli.
Per ridurre l’incidentalità stradale che ogni anno miete innumerevoli vittime tra i motociclisti, soprattutto giovani dai 20 ai 30 anni, i ricercatori del Dipartimento di Ingegneria delle Strutture, dei Trasporti, delle Acque, del Rilevamento e del Territorio (DISTART), settore Strade, della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Bologna hanno presentato, durante una conferenza svoltasi nell’Aula Magna, lo studio “La sicurezza dei motociclisti: linee guida per Chi progetta e costruisce le infrastrutture stradali”, realizzato con la collaborazione della Provincia di Forlì-Cesena, dell’Associazione motociclisti incolumi e dell’Osservatorio per l’educazione stradale e la sicurezza della Regione Emilia Romagna.
Per l’importanza e l’attualità della tematica, la conferenza è stata patrocinata dal ministero della Pubblica Amministrazione e l’Innovazione, dal ministero dello Sviluppo economico, dalla Direzione Generale per la Vigilanza e Sicurezza nelle Infrastrutture del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, dalla Regione Emilia-Romagna, dalla Provincia di Bologna e dalla Federazione motociclistica italiana.
Alla conferenza sono intervenuti Pier Paolo Diotallevi, preside della Facoltà di Ingegneria, Francesco
Ubertini, direttore DISTART, Giulio Dondi, Ordinario di Costruzioni Stradali e coordinatore dello studio, Guglielmo Russo, vice presidente della Provincia di Forlì-Cesena, Emanuela Bergamini Vezzali, presidente dell’Osservatorio per l’educazione stradale e la sicurezza della Regione Emilia-Romagna, Marco Guidarini, medico traumatologo e presidente dell’Associazione motociclisti incolumi, Franco Uncini, riders safety delegate circuiti MotoGP e campione del Mondo 1982 classe 500, Enrico Garino, responsabile del dipartimento educazione stradale della Federazione motociclistica Italiana, Daniele Giocondi, dirigente della Polizia Stradale di Bologna e Stefano Ravaioli, direttore SITEB. Ha moderato l’incontro Mauro Coppini, direttore editoriale Nuvolari Sky TV.
Come progettare strade sicure per avere meno incidenti
Pier Paolo Diotallevi ha affermato che i progettisti di infrastrutture stradali hanno la responsabilità di progettare e costruire nel migliore dei modi per garantire sicurezza a tutti gli utenti della strada. Francesco Ubertini ha spiegato che le strade del futuro dovranno scaturire dai progetti di ingegneri adeguatamente formati e aggiornati e dalla collaborazione attiva tra progettisti e gestori di strade. Giulio Dondi ha presentato la guida spiegando che l’idea di realizzarla è nata dall’osservazione che le direttive europee finalizzate a ridurre il numero di vittime della strada non appaiono sufficienti a tutelare i motociclisti la cui presenza negli ultimi anni è notevolmente aumentata.
Dondi ha affermato che la guida, la cui realizzazione ha richiesto anni di studio, offre un utile contributo alla fase di progetto e nella manutenzione delle strade, ed è uno dei mezzi più efficaci per avere, in futuro, strade più sicure.“Oggi il centauro è solitamente ben attrezzato in fatto di abbigliamento, ma non può contare su valide protezioni in caso di urto contro i guardrail perché queste barriere non sono state progettate e costruite con lo scopo di limitare i danni fisici in caso di impatto”
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A TAL PROPOSITO:
Presentata la proposta di legge per la sicurezza dei motociclisti, la prima in Italia. D’Alete: “Cambierà il modo di fare prevenzione, innalzerà i livelli di sicurezza sulle strade. Una legge pensando ai nostri figli”.
Dopo mesi di incontri, assemblee, grazie ad una partecipazione viva ed impegnata di associazioni, enti pubblici, POLSTRADA, ANAS, Federazione Motociclistica regionale e di tecnici del settore, il capogruppo in Consiglio regionale Pardo Antonio D’Alete ha presentato un proposta di legge che individua, in maniera chiara, le misure innovative per innalzare i livelli di sicurezza delle strade molisane con uno sguardo attento agli interventi specifici a difesa di motociclisti e scooteristi.
“Sono loro, anche in Molise, soprattutto giovani e giovanissimi” tiene a precisare D’Alete “che pagano quotidianamente il prezzo più alto a causa di una rete viaria spesso pericolosa e inadatta”.
La norma individua nell’adeguamento delle infrastrutture stradali regionali (non dimenticando le innovazioni più recenti come ad esempio le nuove barriere ANAS H2 Bordo Laterale-SM), nell’educazione stradale da svolgere nelle scuole e nei centri di aggregazione giovanile (anche attraverso corsi pratici di guida del ciclomotore) e nella istituzione della consulta regionale per la sicurezza stradale, gli assi principali per raggiungere l’obiettivo concreto di diminuire del 50% entro il 2020 il numero delle vittime di incidenti stradali sul territorio regionale.
Il testo inizia ora il suo iter amministrativo per l’approvazione finale “Fondamentale sarà sostenere la proposta di legge soprattutto fuori dalle aule del Consiglio regionale” sottolinea il capogruppo “attraverso manifestazioni, incontri e dibattiti pubblici, attraverso gli organi di stampa, che ne spieghino gli obiettivi e le finalità, evitando in questo modo il rischio che la proposta venga accantonata in fondo all’agenda politica del Consiglio. Faccio appello a tutti, utenti delle due ruote ed automobilisti in particolare, perché facciano vivere sul territorio questa iniziativa, modificandola, emendandola, ampliandone le azioni, gli interventi, comunque discutendone e così facendo informando quanti più cittadini possibile”.
La pdl n°198 “Misure per la sicurezza di motociclisti, scooteristi ed automobilisti” sarà presentata ed analizzata nel corso di una conferenza stampa prevista per giovedì 3 Dicembre 2009 alle ore 10,00 presso il Consiglio Regionale di via IV novembre a Campobasso. Al dibattito parteciperanno il capogruppo D’Alete, primo firmatario, ed i responsabili della Polstrada, dell’ANAS e della FMI della regione Molise.
1 Commento a questo articolo
Incrociamo le dita allora ! Speriamo che il Molise non faccia da ruota di scorta come al solito e che vengano applicate queste misure a parita’ delle altre regioni.
Speriamo. Inoltre, con una punta di orgoglio, speriamolo pure considerando che il Club Road Eaters ha collaborato alla redazione del documento con gli Enti preposti.
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