L’inasprimento del codice della strada colpisce anche i più furbi. Prima, infatti, la sanzione consisteva esclusivamente in una multa di 78 euro. Ora invece chi inclina la targa per sfuggire agli autovelox viene punito con il fermo amministrativo della moto per tre mesi.
Il fermo amministrativo non è uguale alla confisca. Nel casco della confisca, per farsi restituire la motocicletta basta che il proprietario sia una persona diversa da chi ha commesso l’infrazione (in questo caso, da chi semplicemente era alla guida). Il fermo amministrativo, invece, viene applicato in ogni caso, a meno che la moto non sia stata rubata, con tanto di denuncia alle forze dell’ordine. In caso la moto sia stata “sottratta” da un familiare, bisogna provare che ciò sia avvenuto a insaputa dell’intestatario del motoveicolo. Il fermo amministrativo si applica anche se la targa è montata in modo non corretto. In quest’ottica la targa deve essere necessariamente montata su un supporto adatto a questo scopo e che rispetti la normativa che cita precisamente come corretta la “posizione verticale”. No quindi a portatarga da pista o modificati. Facciamo presente inoltre che molti dispositivi automatici di rilevazione delle infrazioni (velox, tutor, cam) sono ormai posizionati a un’altezza tale per cui diventa inutile inclinare la targa in orizzontale. Le fotocamere sono infatti collocate abbastanza in alto da rendere vano lo stratagemma dell’inclinazione.
source: sicurmoto.it
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