Viene a mancare l’amico Massimo Iasenza

Sentite condoglianze alla famiglia di Massimo da parte di AironBike, Condor e Ultimo.

Che strana è la vita, ho avuto modo di conoscere Massimo proprio domenica sera in occasione della festa di compleanno della sua piccola nipotina , qui in albergo .

Sebbene ci conoscevamo già di vista , Termoli , in effetti sono 4 case e 4 strade , prima o poi ci si incontra .

Abbiamo trascorso parte della serata parlando della cosa che ci accomuna “La passione per le 2 ruote ” , mi disse : tu le moto le guidi solamente , io ( Massimo ) le smonto e le guido ” da queste semplici parole capìì che la passione per le 2 ruote superava di gran misura qualsiasi altra .

Rimanemmo a parlare ancora per tutta la serata , si divideva tra la festa della nipotina , ma non voleva rinunciare alla sua passione , voleva farmi conoscere ciò che Lui si era guadagnato faticosamente , sul campo , con esperienza , non tanto per parlare per aprire bocca e sventagliare cavolate .

Mi disse guarda questo giubbino nero -pelle è la mia seconda pelle , non lo tolgo mai … forse in questa maledetta occasione , ne sarebbero serviti chissà quanti per salvarti la vita .

Poi dovette per forza di cosa andare a casa , mi disse che lo aspettava un amico fidato, il suo cane , da cui non si separava mai nemmeno per andare in vacanza !

Ci salutammo sulle scale con una stretta di mano e l’invito ad andarlo a trovare nel suo regno , la sua officina …

Non ho fatto in tempo ,

Ciao Massimo felice di averti conosciuto .

Lamps

Desmoman

Adesso, veramente puoi volare Massimo e sarai ancora di piu ,vicino alla Tua Famiglia ed ai tuoi Amici ,Ciao MASSIMO .

Grazie Lucio.
Max era uno dei miei amici più cari…. Vorrei scrivervi qualcosa di lui, ma non ho la forza.
A lui va il mio “bruuum…bruuummm”

Quando un fratello ci lascia vengo sempre colpito in quel piccolo angolo nascosto che ben conosciamo, quello che ci fa sentire uniti, che da un gran significato ad una banale pacca sulla spalla, un saluto a “V”, che ci guardiamo negli occhi e “già ci siamo detti tutto”, che ci fa vivere coscienti del rischio che corriamo, pari all’adrenalina che scorre nelle vene quando cavalchiamo i nostri mezzi.
Diceva un testo che lessi tempo fa:
“In moto si muore, è vero… ma non esiste modo migliore per vivere il tempo che ci è concesso… e se ancora non lo avete capito beh.. lasciate perdere, non lo capirete mai… ma se un domani mentre andrete al mare con la vostra famiglia automobilisticamente corretta dovesse sopraggiungere uno di Noi e vedete vostro figlio girarsi di scatto e salutare sbracciandosi come un pazzo rinunciate a capire anche lui… lui che nella sua incoscienza vede in noi quella scintilla che voi non siete stati capaci di scorgere… e se vedete il Motociclista ricambiare il saluto… beh… non c’è nulla di strano sapete? Tra Angeli in terra ci si saluta sempre… ma questo, chi ha perso le ali, non lo ricorda…”
Un abbraccio a tutti i suoi cari, agli amici del Club Maremoto, agli amici di sempre che hanno perso una persona speciale.
Come lo chiamava la mia collega, sua amica d’infanzia:
CIAO MASSIMINO.

Ci eravamo persi di vista un po’ di anni fa, adesso che tra noi del club c’è qualche suo amico di lunga data pensavo che ci saremmo senz’altro ritrovati presto, per condividere questa passione, le due ruote. Purtroppo la vita è imprevedibile…

Lo conoscevo di vista e lo notavo quando era con il suo cane, non sapevo che era un motociclista come me..peccato non averlo conosciuto prima . Sentite condoglianze alla Famiglia. Angelo

R.I.P.

un dolore enorme …una tristezza infinita mi mancherai per sempre amico mio ciao max

Conosco Massimo da quando era bambino e veniva a vedermi correre “a soldi” sul lungomare. Spesso ho pensato che fosse lui a darmi successo, forse per la contentezza di vedere quel ragazzino tifare per me. Aveva una scalcagnata vespetta 50 di colore rosso ruggine che la faceva ancora più vecchia ma che lo portava sempre sulla linea del traguardo per testimoniare ancora una volta che il “suo matto decerebrato” era ancora prima. Poi tutto finì perchè improvvisamente giunsero a casa mia le lacrime che oggi sono della sua famiglia. Era il 1977. Ogni volta che ci incontravamo mi chiedeva quando avrei ripreso. Quando domenica scorsa, alla Motobenedizione, nella felicità di averlo ritrovato in sella, non più della vespetta 50, mi ha detto “sono contento di rivederti in moto – ti aspetto in officina”.
Mi hai rivisto in moto ma non potrò trovarti in officina. Ti ricorderò come l’amico di tutti e tifoso di uno solo.

Conosco Massimo dal lontano ’73 quando iniziammo la prima elementare insieme e da allora è stato l’unico che ho continuato a frequentare fino a prima della scomparsa. Vivo a Bologna ma quando tornavo a Termoli una o più passate in officina non me le toglieva nessuno e nelle feste natalizie non ci facevamo mancare nemmeno una “partitella” a stoppa e una pizza. Un ultimo saluto che resterà sempre nel cuore e le più sentite condoglianze alla sua famiglia. ciao Massimo…

Ciao Massimo, sarai sempre nei nostri cuori….

Massimo era una persona per bene e sapeva andare in moto, il mio dolore più grande é che con le macchine non é così,guida chiunque!!!.
Quest’anno tre amici persi in incidenti con tre donne.
propongo un decalogo:
ATTENTI:
donne: guardate lo specchietto retrovisore, se non vedete i suoi occhi significa che può fare quello che vuole in qualsiasi momento.
Uomini con il cappello: chi non si spoglia in macchina non é a suo agio . Sta facendo una cosa che lo mette in tensione.ATTENTI ! !
Suv: spesso chi compra una macchina più grande delle altre spesso si sente più importante degli altri. FIGURIAMOCI dei motociclisti.
Lamps Giuseppe

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io massimo lo conoscevo da quando sono venuta a termoli,era un caro amico di mio marito. Col tempo mi sono legata a lui come si fa con un fratello. Se io bucavo una gomma la prima persona che chiamavo era lui e non mio marito come farebbe qualsiasi altra donna. Lui veniva e sorridendo mi diceva:” ma insomma tuo marito le deve fare ste cose ” e io sempre ridendo rispondevo :” lo sai che non e capace allora e inutile che perdo tempo tanto sempre a te ti devo chiamare”. Qui a termoli mi sento a casa e questo grazie anche a persone speciali come lui.
Massimo rimmarrai sempre nel mio cuore…… alessandra