Come coniugare la passione per le due ruote con la necessità di arrecare meno disturbo possibile all’ambiente? Molto semplice, con una bella moto elettrica. D’accordo: le infrastrutture e le agevolazioni, in Italia, sono ancora… in via di definizione. In attesa che vengano finalmente messi in pratica i piani di sviluppo su larga scala per gli incentivi all’acquisto di veicoli elettrici e le relative stazioni di ricarica, ecco una carrellata di moto elettriche fatte apposta per divertirsi.
1) Neiman Marcus Mission One: la più esclusiva del mondo
Più che su strada, andrebbe utilizzata… in pista. Sempre che, prima o poi, i circuiti si adeguino a un impiego ludico e sportivo dei veicoli a trazione elettrica (a quando delle colonnine di ricarica anche negli autodromi? Lo sviluppo tecnologico passa anche attraverso lo sport). Parliamo della Neiman Marcus Mission One, che con i suoi 240 km/h è, attualmente, fra le più veloci moto elettriche al mondo. Realizzata per conto della catena di grande distribuzione luxury Neiman Marcus, è dotata di un telaio e carenature in carbonio, viene consegnata (a chi se la può permettere: costa ben 73 mila dollari, come dire 50 mila euro) in una esclusiva verniciatura in nero opaco, con cerchi dorati. Motore elettrico, batteria agli ioni di litio, 250 km di autonomia dichiarati. Un giocattolo per pochissimi: a parte il prezzo, ne sono stati pianificati appena 10 esemplari.
2) Killa Cycle: la più veloce del mondo
Volete superare un record di velocità? Pronti, via! Con 285 km/h di velocità massima, Killa Cycle è la moto a zero emissioni più veloce del mondo. Non per niente, questa “due ruote” completamente carenata deriva dritta dritta dallo sviluppo della ElectroCat (altra moto elettrica ad elevate prestazioni) e della KillaJoule, un “siluro su due ruote” realizzato a Denver (Colorado) per superare i 280 km/h, con l’intento di battere il record di velocità su terra per moto elettriche.
Dietro la Killa Cycle c’è un’ombra nemmeno troppo celata di machismo? Assolutamente no. Il progetto si deve a Eva Hakansson, una ragazza di Denver fanatica di veicoli elettrici… da sparo. Chapeau…
3) Roehr eSuperbike ed eSupersport
Gli americani si sono posti un obiettivo: superare il muro delle 150 miglia all’ora di velocità massima (cioè 240 km/h), con più autonomia possibile. Vale a dire, almeno 160 km. Questo doppio traguardo è stato raggiunto dalla Roehr, una piccola fabbrica che, da alcuni mesi, produce la eSuperbike e la eSupersports, sviluppate – secondo gli stessi progettisti – con l’intento di “Bruciare gomme in pista”. Per mantenere il prezzo d’acquisto relativamente basso (non aspettiamoci, comunque, cifre da saldo!) sono stati usati più componenti possibile presi dalla normale produzione di serie. Il risultato, eccolo qua: due moto alimentate da batterie al litio – fosfato (ricaricabili da 4 a 6 ore attraverso delle comuni “prese” domestiche) che offrono un’autonomia massima, rispettivamente, di 210 – 230 km a 70 km/h, e una velocità massima di 160 km/h (la eSupersports) e ben 240 km/h (eSuperbike).
4) Dalla California, ecco la Mission R Electric
Linee da MotoGP e, sotto, un motore elettrico trifase da 141 CV raffreddato ad acqua, alimentato da batterie al litio (da notare: alloggiate nel telaio in modo da essere intercambiate in pochi secondi: in gara, bisogna essere veloci anche nelle soste ai box!) e che garantisce una velocità massima di 260 km/h. E’ la Mission R Electric, costruita dalla californiana Mission Motors.
5) Elettrica in salsa tricolore: eCRP bike
Che l’Italia, da sempre, sforni auto e moto apprezzate in tutto il mondo, è un fatto noto. Che, poi, queste siano anche elettriche, è una bella notizia. Ed ecco come, fra super moto made in USA, una bella italiana ci sta proprio bene. E’ il caso della eCRP Bike, una “zero emissioni” dalla linea molto, molto vicina a una MotoGP, concentrato di tecnologia, e sviluppata per competere nelle gare della serie internazionale e-Power. Frutto del know how della modenese CRP Racing, team nato dalla CRP Technology, che si occupa della realizzazione di componenti ad elevata tecnologia per il motorsport, eCRP Bike viene equipaggiata con due motori elettrici, equipaggiati con batterie al litio – fosfato da 7,4 kWh, sviluppa una velocità massima di 200 km/h e un’autonomia in condizioni gara di 40 km, dopo circa 3 ore di ricarica. Tutto questo ha un costo: a partire da 40 mila euro.
6) Sora: la moto elettrica con più autonomia
Come percorrere fino a 300 km con una singola ricarica? Questa è la domanda che molti si fanno. Va bene la velocità, va bene il design. Mal’autonomia è molto importante. Il traguardo dei 300 km viene raggiunto dalla Sora, prototipo di moto (anch’essa naked, cioè senza carenatura e senza fronzoli) costruita in Canada da Lito Green Motion, che con due ruote, uno scarno telaio e un vistoso – e massiccio – motore elettrico, opportunamente seminascosto da due fianchetti, offre una “zero emissioni” alimentata da batterie al litio ad elevata densità che, assicurano i progettisti, “Sono state costruite per accompagnare la moto durante tutto il suo ciclo vitale”. Come dire: non sarà necessario cambiarle.Il tutto arricchito dal dispositivo diaccumulo dell’energia durante le fasi di frenata. La velocità massima della Sora è di 200 km/h; l’autonomia è, appunto, di 300 km.
7) Solomoto Motoczysz E1pc
Una linea “a squalo”, che sembra fatta apposta per invitare alla velocità, per assaporare il puro piacere di guida. Se è a zero emissioni, tanto meglio. La Motoczysz E1Pc, costruita da Michael Czysz, a giugno 2010 ha ricevuto il battesimo della pista – e l’ammirazione degli appassionati – al Tourist Trophy dell’Isola di Man, dove si è aggiudicata la corsa nella categoria delle moto elettriche. Dotata di un motore elettrico da ben 500V di tensione, raffreddato a olio, alimentato da batterie ai polimeri di litio da 12,15 kWh, raggiunge i 225 km/h.
8) Brammo Empulse: in pre-ordinazione a meno di 10 mila dollari
L’avevamo già presentata, nei mesi scorsi, come uno dei più interessanti progetti di moto elettriche “da sparo”. Vale la pena riproporre, nel club delle “zero emissioni per divertirsi”, la Brammo Empulse, costruita dall’azienda americana con sede nell’Oregon specializzata ella realizzazione di moto elettriche. Realizzata in tre versioni (6.0, 8.0, 10.0, a seconda delle prestazioni offerte), la Empulse sviluppa, nel modello più “spinto”, 55 CV per 160 km/h di velocità e 160 km di autonomia al termine di due ore di ricarica delle batterie al litio. Disponibile in pre-ordinazione, la Brammo Empulse ha un prezzo che parte da 9995 dollari (circa 7750 euro).
9) Per i più tranqulli, Brammo Enertia: meno di 8 mila dollari…
Una naked turistica per circolare in tutta comodità, senza l’assillo dei consumi di carburante; un telaio in alluminio “a vista”, componentistica di marca(forcella Marzocchi e freni Brembo), un design moderno e che, nello stesso tempo, strizza l’occhio alla “vecchia scuola”. Sempre dalla Brammo, ecco la Enertia, moto stradale elettrica che, a differenza degli altri modelli presentati in questa carrellata, è dedicata a un tipo di guida più tranquilla. Ideale per gli spostamenti urbani, Enertia viene equipaggiata con un motore elettrico da 13 kW, alimentato da una batteria al litio-ferro fosfato da 3,1 kWh di capacità, che in 4 ore circa di ricarica (attraverso una comune “presa” domestica) rende Enertia in grado di raggiungere i 100 km/h e circa 70 km di autonomia, a ciclo medio. Il tutto a 7995 dollari (poco meno di 5400 euro)
10) … ed Enertia Plus: l’evoluzione della specie
Per un rendimento ancora maggiore, è stata annunciata Enertia Plus, basata sulla precedente ma in grado di offrire un’autonomia maggiore: circa 130 km, ottenibili dopo 8 ore di ricarica. Anche il costo è più elevato: da 8995 dollari (6700 euro).
Piergiorgio Pescarolo