FMI informa:
” L’ultimo consiglio dei Ministri ha approvato un decreto di modifica delle regole sulle patenti di guida. In questo modo l’Italia ha recepito la Direttiva Europea sulle patenti.
L’intento ispiratore è quello di rendere simili le regole della circolazione stradale in Europa.
Rispetto alla normativa attualmente in vigore, a partire dal 19 gennaio 2013 in Italia vengono inasprite le pene per i neopatentati e sale a 24 anni l’età minima per guidare una moto di grande cilindrata se non è stata acquisita nessuna patente in precedenza. Tutto nella direzione di una maggiore sicurezza degli utenti.
Ma i più grandi cambiamenti arrivano per chi deve acquisire la nuova patente AM per i ciclomotori che, al pari delle altre patenti, potrà essere presa esclusivamente studiando da privatisti oppure rivolgendosi ad una autoscuola.
Non ci sarà più quindi la possibilità per i quattordicenni di studiare a scuola per il patentino. Ed è un grande dispiacere che l’Italia non abbia voluto mantenere questa possibilità per i ragazzi, perché avrebbe continuato a garantire loro due cose di grande importanza: la gratuità e la possibilità di collegare le regole stradali con le altre materie di studio, secondo un percorso multidisciplinare. E questo avrebbe reso di gran lunga più formativa ed efficace la via per acquisire la patente AM. “
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e già , l’italia di cose buone non ne fà più …soprattutto per i giovani…
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