..e quando ci si mettono anche le candele !!

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Per questioni pratiche in questi giorni ho avuto a che fare con le candele, e ho scoperto tutto un mondo dietro che non sapevo esistere.

Anche tra candela e candela ci sono differenze sostanziali.

Partiamo con il grado termico di una candela.   Il grado termico è la capacità della candela di smaltire il calore e questo viene indicato con una sigla, ad esempio una candela B6 è detta calda in quanto smaltisce meno calore di una B9 che è una candela più fredda. Questa capacità di smaltire il calore è data dalla superficie maggiore o minore di contatto della porcellana che isola l’elettrodo sul corpo metallico, più superficie di contatto significa più trasmissione e smaltimento di calore al corpo metallico che come risultato mi fa ottenere una candela più fredda.

E’ ovvio quindi che con climi freddi , con motori a bassi rapporti di compressione (motori meno spinti), vanno bene le candele più calde come le B6 o le B7, con climi caldi o elevati rapporti di compressione  (motori spinti),  è opportuno l’uso di candele più fredde come le B8 o le B9.

Leggenda:

B = diametro filetto 14 mm
7 = grado termico 7
H = altezza filetto 12,7 mm
S = candela standard

Poi ci sono le candele con la sigla R, chiamate resistive. Queste candele sono nate in seguito alla scoperta che le candele normali (S) quando funzionano generano dei campi magnetici capaci di interferire con le onde radio (o qualcosa del genere), e quindi grazie ad una schermatura interna queste candele possono essere montate sui motori delle barche o simili senza compromettere il funzionamento delle apparecchiature radio. Sulle moto non penso cambi molto …