fonte: InSella.it
A vostro rischio e pericolo…
Tornare dalla spiaggia dopo una bella giornata di sole e, faticosamente, togliersi la sabbia dai piedi per allacciarsi le scarpe e mettersi in sella o al volante: sono in molti a pensare che guidare con le infradito sia (ancora) espressamente vietato dal Codice della Strada. In realtà, non è più così da ben 22 anni: “Non esiste più alcun divieto dal 1993 circa l’uso di calzature di tipo aperto (ciabatte, zoccoli, infradito) durante la guida di un veicolo nè è vietato guidare a piedi nudi”, si legge sul sito della polizia di Stato, “Il conducente deve autodisciplinarsi nella scelta dell’abbigliamento e degli accessori al fine di garantire un’efficace azione di guida con i piedi (accelerazione, frenata, uso della frizione)”.
Nonostante dunque non vi sia alcuna legge che ne limiti l’uso alla guida, il buon senso di ognuno dovrebbe comunque suggerire la scelta migliore: guidare un’automobile con le infradito risulta infatti più difficoltoso a causa della scarsa sensibilità sui pedali e, soprattutto, del rischio che la calzatura si “sfili” durante la guida. In più, le infradito (ma in generale le scarpe aperte) risultano praticamente inutilizzabili durante i cambio marcia della moto, senza contare poi il rischio concreto di scottarsi col motore o, peggio ancora, di “grattuggiarsi” in caso di caduta…Oltre a ciò va ricordato anche il problema assicurazione: nonostante infatti la legge non lo impedisca, se il guidatore così abbigliato dovesse causare un incidente, le Forze dell’ordine potrebbero specificare nel verbale che il tipo di calzatura utilizzata dal conducente era “inappropriato”. Sottigliezze sì, ma alle quali le assicurazioni amano spesso aggrapparsi…
La sanzione dunque non è prevista, ma, a prescindere del rischio assicurativo, una ragione più delle altre dovrebbe prevalere sempre: la sicurezza nostra e di chi è con noi sulla strada!
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