Valencia è una città della Spagna, rinnomata per molte cose tra le quali “Las Fallas”. Una 4 giorni nei quali, i valenciani si danno anima e cuore allo scoppio di petardi e alla preparazione delle “Fallas”, delle statue di cartapesta che rappresentano delle caricature satiriche di cio’ che succede in spagna. La cosa bella è che queste costruzioni fanno parte della vita di Valencia, ci sono vere e proprie officine che lavorano tutto l’anno alla loro costruzione. Ogni quartiere può avere una “Falla” da presentare, ci sono delle commissioni che le giudicano e che aggiudicano i premi. Quelle più belle vengono addirittura messe in un museo per 5 anni. Queste statue, che sono delle vere e proprie opere d’arte, vengono bruciate nella notte del 19 Marzo.
In questi giorni di festa, la città sembra essere in guerra, petardi da ogni parte, il carnevale dei petardi. Anche i più piccini girano con scatolette di legno per sicurezza, che a loro dire dovrebbero preservare l’incolumità dei piccoli da scoppi improvvisi. Ma la cosa bella è che scattato il giorno dopo, non si sente nulla e la città risulta pulita da tutto, come se non fosse successo niente. Valencia per questa ricorrenza ospita milioni di persone, aeroporti, treni, autobus, tutto preso d’assedio, ma per fortuna la città permette di ospitare tutti e ognuno ha il suo spazio per girare libero.
Oltre ai pupazzi, sono proprio gli abitanti che danno vita allo spettacolo più bello, migliaia di persone che vestiti con abiti tipici della ricorrenza, percorrono le strade di Valencia, dal proprio quartiere fino alla piazza che ospita la “Virgen de los Desamparados”, che viene coperta di migliaia di fiori tanti quanti sono i partecipanti. La festa è talmente sentita che chi partecipa decide di portare anche i propri figlioletti, magari usciti da 2 giorni dalla sala parto dell’ospedale.
Uno spettacolo unico. Tutti i turisti sono accolti dalla città in festa. Ci sono da visitare luoghi e posti particolari, specie per chi come noi, ha la fortuna di vivere la città non da turista, ma accompagnato nella vita quotidiana proprio come se fossimo del posto. Mangiando cose tipiche e di uso comune, come la “paella”, la “fideuà” o le “tapas”, una varietà infinità di stuzzicherie.
Inoltre, la città è infinita, una cose da vedere di interesse storico, artistico, tecnologico e chi più ne ha più ne metta.
“La Lonja de la Seda”, dichiarata patrimonio dell’umanità, la città della scienza, l’acquario, il lungomare dove si vede anche parte del circuito della MotoGp, Plaza de Toros dove si corre la Corrida, La stazione dei treni, la metropolitana e tantissimo altro ancora.
Curiosità a Tema: La polizia locale gira in Harley Davidson, oltre che su scooter tipo T-Max (o giù di li) , Husqvarna o Quod.
Il prezzo della benzina è di molto inferiore ai nostri:
Ma una cosa mi ha fatto molto piacere, vedere che almeno in qualche cosa la nostra amata Italia è particolarmente apprezzata (Morini 3 1/2) e lambretta esposta al museo di Valencia:
2 Commenti a questo articolo
Belle foto! Bisogna ritornarci in moto 🙂
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