Tecnologia da F1 per Energica, la prima moto elettrica italiana da 220km/h.
A Modena nasce la prima moto elettrica italiana, rigorosamente costruita con tecnologie da F1. Il 3D Printing, ovvero prototipazione rapida, è il processo produttivo utilizzato per realizzare Energica, questo è il nome scelto dalla casa costruttrice CRP per la e-superbike, il cui capo progetto è Giampiero Testoni. Sinterizzazione laser e materiali a base poliammidica, caricati con fibra di carbonio e denominati Windform, sono stati scelti per realizzare questo bolide elettrico ‘proudly-made-in-Modena’, come ricorda l’adesivo posto a lato del parafango anteriore, dando così il via a una nuova generazione di mobilità sostenibile dalle elevate prestazioni. Questo processo produttivo permette di realizzare parti e oggetti attraverso la sovrapposizione consecutiva di strati di materiale. Nello specifico, in una camera in atmosfera inerte e a temperatura costante, strato dopo strato, il materiale poliammidico rinforzato con fibre di carbonio,viene sinterizzato dal raggio laser, per dare vita in poco tempo a carene, copri fari, supporti per il cruscotto, fino alla totale realizzazione della moto, escluse le parti meccaniche ed elettriche. Grazie a questa tecnologia additiva chiamata 3D Printing e a materiali performanti è possibile in poco tempo avere prototipi e componenti funzionali che, una volta realizzati, possono essere assemblati e verniciati.