Moto americana, personalizzazione italiana: ecco la ricetta che dà vita a una versione grintosa e affascinante della mitica 883. Costa 9.800 euro ed è già nelle concessionarie, in esclusiva per l’Italia RED Live – Edoardo Margiotta. Dopo la fortunata esperienza della prima Iron 883 Special Edition, venduta in oltre 150 esemplari nel settembre scorso, torna la ricetta italiana per la Iron 883.
L’idea è semplice: arricchire un modello già molto amato con alcuni accessori originali di grande qualità e fascino, per creare un’edizione speciale non troppo costosa ma senza dubbio carismatica.
Costa 9.800 euro questa Harley-Davidson Iron 883 Special Edition S, connotata in senso più sportivo grazie ad esempio alla scelta degli specchietti retrovisori rovesciati, del puntale e del raccolto cupolino. Bello e funzionale il manubrio dragbar, come anche le tubazioni freno in treccia aeronautica. La sella è monoposto Asy, mentre il parafango segue il profilo della ruota posteriore, regalando ulteriore fascino al retrotreno. Il logo dell’edizione speciale e la bandiera italiana decorano la cover del filtro aria e caratterizzano ulteriormente questa versione, già nelle concessionarie ufficiali a un prezzo che è di soli 700 euro superiore rispetto a quello della Iron 883 standard. Il messaggio è chiaro: oltre ad avere una moto “speciale”, il cliente porta a casa accessori per un valore ben superiore rispetto alla differenza di prezzo rispetto alla moto di serie. La Harley-Davidson Iron 883 Special Edition S è una esclusiva per il mercato italiano.
Secondo l’Associazione nazionale Ciclo Motociclo e Accessori è iniquo e ingiustificato far pagare ai motocicli lo stesso pedaggio delle autovetture
Perché un motociclo, in autostrada, deve pagare quanto un’automobile? Una domanda legittima che si sono posti tutti i centauri quando arriva il momento di pagare il pedaggio autostradale.
Sembra una cosa fuori da ogni logica, e non esiste un giustificato motivo poiché non c’è ombra di dubbio sul diverso apporto all’usura del manto stradale da parte dei veicoli a due e a quattro ruote, eppure in Italia funziona così. Un’anomalia tutta italiana che grida vendetta nei confronti degli altri Paesi europei, basta osservare i dati forniti dalla Federazione europea dei motociclisti per vedere come Gran Bretagna, Norvegia, Danimarca e Repubblica Ceca non applichino nessun pedaggio alle moto. Francia, Austria, Grecia e Turchia, hanno tariffe diversificate per auto e moto e gli sconti per le due ruote vanno dal 30% fino al 50% in meno rispetto al pedaggio automobilistico.
Da Gennaio 2013 è in vigore la regolamentazione europea sul conseguimento delle patenti di guida. Arrivala patente AM e cambia l’esame per la patente A.
La patente è ora uguale in tutti i paese dell’Unione Europea, dotata perfino di un micro-chip, che consentirà rapidità e velociazzazione della pratiche burocratiche.
Ma la cosa più eclatante è la modifica del “patentino”, trasformato in patente AM conseguibile in autoscuola e che prevede perfino lo scalo di punti in caso di infrazioni. Ecco un piccolo listato riassuntivo:
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