La Yamaha e l’Honda, hanno proiettato sulle moto, la tendenza che da tempo investe il mondo delle auto, ovvero la conversione in “elettriche” . Oltre al propulsore alimentato a batterie, queste moto avranno una sorta di intelligenza artificiale per una guida autonoma…ma attenzione, non sostituirà il conducente. Questa intelligenza artificiale servirà alla moto per sopperire alle nostre distrazioni alla guida e per adattarsi alle nostre esigenze, ad esempio facendosi trovare già davanti casa all’orario giusto grazie alla conoscenza dei nostri impegni, impostando il percorso migliore per la destinazione prescelta o evitando buche e ostacoli, rendendo ad esempio le manovre a bassa velocità più semplici o consentendo inclinazioni maggiori per “pieghe” più ardite. Insomma, il futuro è alle porte.
“L’obbligo assicurativo di Rc moto (e auto) è espressamente previsto dall’articolo 193 del Codice della Strada e 122 del decreto 209/2005 del Codice delle assicurazioni private: lo ricorda l’Ania (Associazione delle assicurazioni). Solo così la moto può circolare. Ma che cosa si intende per circolazione? È il transito di veicoli, pedoni e animali in determinati spazi giuridicamente qualificati quali le strade pubbliche e le altre aree a queste equiparate.
La versione definitiva della piccola sportiva elettrica di Caserta è attesa sul mercato per la prossima primavera. È omologata come 125 cm, ha con velocità autolimitata a 120 km/h e un ciclistica da sportiva. Il sistema elettrico prevede la ricarica rigenerativa che consente di allungare l’autonomia delle batterie da 6,6 kWh fino a 100 km. Costa circa 9.500 euro.
“Nel 1948 entra in vigore la Costituzione della Repubblica Italiana e l’11 maggio Luigi Einaudi è eletto Presidente. Gino Bartali vince per la seconda volta il Tour de France, il Torino conquista lo scudetto, le Olimpiadi di Londra vedono le vittorie di Zatopek e Consolini. Gli Oscar vanno a Ladri di biciclette di Vittorio De Sica, all’Amleto e a Laurence Olivier. Vengono pubblicati Menzogna e sortilegio di Elsa Morante, Don Camillo di Giovanni Guareschi, Il nudo e il morto di Norman Mailer, I giovani leoni di Irwin Shaw.
Nascono il disco a 33 giri, il transistor, la cibernetica. Il reddito pro-capite annuo degli italiani è di 139.152 lire. Per le strade d’Italia e d’Europa si vedono sempre più scooter Vespa: la Piaggio arriva a produrne 19.822, un deciso balzo in avanti rispetto ai 2.464 scooter costruiti nel 1946, l’anno del lancio. L’economia italiana si sta faticosamente rimettendo in moto e con essa l’industria, i commerci, le attività artigianali.
Il trasporto delle merci è affidato a grandi autocarri, ancora di chiara derivazione militare, a costosi veicoli commerciali di tipo automobilistico o a pesanti e lenti motofurgoni; mentre nelle città si incrociano soprattutto tricicli a pedali o carretti a mano. Come nel caso di Vespa, dalla osservazione della realtà quotidiana con le sue esigenze nasce un’intuizione di prodotto di Enrico Piaggio e Corradino D’Ascanio. E proprio da una costola della Vespa nasce l’Ape, che inizia a essere commercializzata proprio nel 1948.
Il primo Ape del 1948 conserva della Vespa — pur nella sua struttura a tre ruote — tutte le caratteristiche fondamentali, oltre naturalmente alla parte anteriore e al motore 125cc che, proprio nel 1948, iniziava a equipaggiare lo scooter Piaggio, originariamente presentato nella cilindrata 98cc. Costa 170.000 lire.” Aurugri Ape per i tuoi 70 anni.
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